QUALI SONO LE COMPETENZE IMPORTANTI PER UN AVVIO SEMPLICE DELLA LETTURA?

Erroneamente si pensa che l’avvicinamento alla letto-scrittura debba avvenire a 6 anni o comunque in prima elementare, in realtà sono ormai moltissimi gli studi che ci indicano una diversa necessità.
Sebbene il riconoscimento grafico e la scrittura delle lettere non sia necessaria alla scuola dell’infanzia, la consapevolezza fonologica, le RAN, l’associazione grafemi/fonemi e fonemi/grafemi, l’apprendimento di associazioni visivo-verbali, il vocabolario, la consapevolezza morfologica, l’allenamento della memoria a breve termine, e della memoria di lavoro sono competenze importantissime da valutare e stimolare all’ultimo anno della scuola dell’infanzia, poiché una criticità in queste aree può interferire negativamente con l’abilità di decodifica della lettura in età scolare.Vediamo in sintesi cosa sono queste competenze e come stimolarle.

Consapevolezza fonologica: è la capacità di segmentare la parola (senza supporto visivo)in sillabe o fonemi, e ricomporla, saper isolare la sillaba iniziale, finale cioè’ manipolare le parole fino a formarne altre.
Attività consigliate: un giocatore dice una parola intera e il bambino compie un numero
Di saltelli uguale al numero delle sillabe di quella parola, oppure si estrapola dalla parola la sillaba iniziale e si trovano altre parole che iniziano allo stesso modo.
Gioco dello scarabeo.
Ran:ovvero la capacità di denominare velocemente delle immagini o dei colori.
Attività consigliata:metto in fila delle
Immagini del memory e a turno le denominiamo cercando di essere velocissimi…
Associazione grafemi/fonemi- fonemi/grafemi:
E’ la capacita’ di riconoscere le lettere e le loro differenze associandole al loro nome.Per alcuni bambini questi processo richiede più tempo e strategie diverse, come per esempio trovare una peculiarità di una lettera rispetto ad un altra e scegliere insieme al bambino la strategia per recuperarla.
Attività consigliate:disegno l’alfabeto insieme a mio figlio cercando di trovare l’elemento
Che ne facilita il recupero della lettera(o visuo percettivo o fonologico)
Per esempio La M la disegno come due montagne(strategia visuo-percettiva), la T con le orecchie diventa un TOPO(strategie di recupero lessicale)
Associazioni visive-verbali: la capacita’ attraverso l’immagine di recuperare un suono, una parola, un verso.
Attività consigliata: un giocatore gira la carta con la tromba e il bambino ne fa il suono, poi si fa l’inverso.
Vocabolario:il vocabolario e’ il numero di parole conosciute ed è’ una competenza importante anche per la futura comprensione del testo.
Attività consigliate:Lettura condivisa da parte dell’adulto, di storie semplici con grandi immagini.I racconti sono un valido aiuto per il lavoro sulla morfosintassi e per l’ampliamento del Bagaglio lessicale poiché ricche di vocaboli nuovi e più complessi.
E’molto importante, anche dove si ravveda una difficoltà di linguaggio, non impoverire il bambino sul piano lessicale ma usare termini nuovi un lessico di secondo livello, ovviamente spiegato e contestualizzato da utilizzare nel quotidiano.
solo così le nuove parole entreranno a fare parte del loro lessico.
Memoria a breve termine: è’ la capacità di ricordare ciò’ che è’stato appena detto.
Attività consigliata: gioco del
Pappagallo; dico dei numeri e il
Bambino li ripete, via via si aumenta lo span.
Memoria di lavoro: è la memoria fondamentale degli apprendimenti poiché ci permette di mantenere a mente delle informazioni e di modificarle per avere un risultato.E quella competenza fondamentale nel processo di letto-scrittura, nella risoluzione di calcoli, nello studio delle discipline ma anche nella vita quotidiana.
Attività consigliate: un giocatore dice tre sillabe e il bambino le fonde per trovare la parola.
Gioco di essere o non essere: un giocatore da tre indizi su un oggetto, il bambino deve recuperali in sequenza diretta o inversa e deve trovare l’oggetto misterioso.

Mi raccomando!!! Diventate bambini e divertitevi;i giochi per essere veramente giochi efficaci devono prevedere il cambio del ruolo…non c’è nessun genitore o nessun terapista, ci sono due giocatori che a vicenda cambiano il ruolo divertendosi, questo è’ il vero motore dell’apprendimento!

BUON DIVERTIMENTO!
Dott.ssa Geraci Valentina Logopedista

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