L’attenzione: una risorsa limitata
Nel mio lavoro capita spesso di ascoltare genitori che testimoniano come i loro figli studino fino a tarda sera non riuscendo poi a raggiungere i risultati sperati nelle rispettive materie. “Mia figlia studia almeno 6 ore al giorno”, “Mio figlio qualche volta non fa neanche merenda, torna a casa e quasi subito si rimette sui libri”, “Dopo 2 ore di compiti è già stanco”, “L’altra sera ha terminato i compiti a mezzanotte”.
Sentendo tali affermazioni è bene ricordare che l’attenzione, soprattutto se parliamo di bambini con disturbi specifici di apprendimento e ADHD, è una risorsa limitata, ed è importante imparare a gestirla. Risulta inutile proporre loro delle attività quando non hanno più le energie necessarie per stare attenti; in questo modo, infatti, non riusciranno ad elaborare al meglio i contenuti che gli stiamo proponendo.
La collaborazione con l’istituto scolastico e le insegnanti è fondamentale in questi casi. Avendo come punto di riferimento le difficoltà dello studente, con i suoi punti di forza e di debolezza nelle varie materie scolastiche, i docenti evitano di affaticarlo troppo a casa alleggerendo il carico dei compiti.
Un consiglio? una pausa di 5/10 minuti tra un materia e l’altra è l’ideale per assimilare bene il compito appena svolto ed evita di affaticare troppo lo studente.
Luca Raffaelli Tutor DSA